- Nullum magnum ingenium sine mixtura
dementiae fuit -
Non esiste grande ingegno in cui non ci sia un pò di pazzia
Non esiste grande ingegno in cui non ci sia un pò di pazzia
S ul
mio blog compare una chimera. Nella tradizione la sua sconfitta rappresenta la vittoria sui fantasmi
dell’immaginazione, ma voglio suggerirvi di seguire questa creatura: vi porterà
a varcare la soglia di un mondo incantato …
Nata a Novara nel 1980, si
laurea al D.A.M.S di Torino nel 2006 con una tesi dal titolo “La videopittura:
dalla videoarte al videoclip”.
Inizia successivamente a collaborare con gallerie e centri
culturali del territorio in qualità di aiuto gallerista, redattrice di
biografie per artisti, critico d’arte e presentatrice di eventi. Dal 2011 è
iscritta all’albo dei giornalisti pubblicisti. Attualmente collabora con la
testata web “il Venerdì di Tribuna” per la cultura e
lo spettacolo, inoltre è docente di tecniche artistiche e storia dell’arte
contemporanea, al “Centro Culturale Mir” di
Novara.
Nel
2011 ha vinto il 3° premio al concorso letterario “I Cento Castelli”, con il
saggio “Novara
e i suoi ricetti: un percorso tra storia, profili critici ed altre realtà
nazionali”
Biography:
Biography:
Born in Novara in
1980, graduates at Turin's D.A.M.S. in 2006 with a thesis titled "Video
painting: from video art to video clip".
Starts later to
collaborate with local galleries and cultural centres acting as assistant
gallerist, editor of artists' biographies, art critic and event presenter. From
2011 is enrolled in the association of publicist journalists. Currently
collaborates with the online newspaper "il Venerdì di Tribuna" for
culture and entertainment, moreover teaches artistic techniques and
contemporary art history at Novara's "Mir Cultural Centre". In 2011 won the third prize at the literary
contest "The Hundred Castles" with the essay "Novara and its
ricettos: a journey amongst history, critical profiles and other national
realities".
PUBBLICAZIONI
"Dipinti dell'Ottocento Italiano"
edito da Arte San Marco - 2006
[…]Ci troviamo di fronte ad uno studio preparatorio per il celebre
dipinto “L’aratura in Engadina”, oggi
conservato nella Nuova Pinacoteca di Monaco di Baviera. Il bozzetto per il
dipinto attesta l’importanza che per Giovanni Segantini riveste lo studio
preliminare della composizione: il disegno rappresenta un momento di
riflessione imprescindibile, mentre dal bozzetto emerge un certo gusto grafico
oltre che pittorico. Questo studio può essere collocato nel biennio che precede
l’esecuzione del dipinto, intorno al 1885-’86. La tecnica pittorica, di chiara
ascendenza divisionista, si esprime attraverso una stesura del colore puro in
pennellate filamentose, tali da fare risaltare la luce, che viene così
scomposta rendendo le forme vibranti e vitali. […]
"Novara Novecento"
edito da Arte San Marco - 2008
[…]Di sapore picassiano lo “Studio
per l’assassino” del 1952, firmato Edmondo Poletti, di cui quest’anno
ricordiamo il centenario dalla nascita, è il bozzetto preparatorio per la
celebro opera “L’assassino”, che rappresenta un’altra gemma che non passa inosservata:
pronta ad aggredirci, un’inquietante figura ci osserva con occhi sbarrati,
mentre tiene saldo nel pugno un coltello affilato come un rasoio. In questa
rassegna non poteva certo mancare un altro grande maestro dell’arte novarese,
Luigi Parzini, conosciuto ed apprezzato dalla critica anche oltre i confini
europei. Faranno parte dell’esposizione le creazioni cromatico-materiche di
Osvaldo Provvidone, assieme a quelle di Bruno Polver. Dalla grintosa gestualità
e dalla personale interiorizzazione dello spazio-forma. Uldino Desuò si
presenta con due opere, una figurativa del 1958 ed una recente scultura: essa
rispecchia la sperimentazione del valore tonale del colore, ricerca da sempre
momento focale dello scultore.[…]
"Il volto di Cristo"
edito da Associazione Almus - 2010
[…]La variazione dell’interpretazione
cristologica è ampiamente motivo di riflessione, anche dal confronto che
scaturisce dalle tre soluzioni michelangiolesche
delle Pietà. La “Pietà” del Vaticano,
eseguita tra il 1497 e il 1500, ci mostra, se pur intrisa dall’idea del sacro, un uomo. La
dignità di quel volto è ineguagliabile e l’osservatore ha davvero l’impressione di stare faccia a faccia col volto del divino
amore. Nella successiva “Pietà“,
datata 1550 -1555, si avverte il processo di evoluzione creativa, che
sfocerà nel non finito, sintomo del travaglio spirituale dell’artista.
Il volto esprime un momento ibrido tra la condizione terrena e la prossima trasfigurazione
celeste: vivo e mobile decreta un
superamento degli stilemi a favore di una visone più intimistica, ma al contempo
universale. Raccolto, composto e imperscrutabile, il Cristo della “Pietà Rondanini, è ansia di voler
raggiungere l’inesprimibile, quasi anticipazione dello spirito romantico.
Michelangelo plasma una forma che è già tutta protesa verso la dimensione dell’essenza emanata dall’energia divina: il
limite terreno è del tutto superato. […]
"I cento castelli: racconti, saggi e poesie"
edito da Associazione "Parco Culturale Ludovico il Moro" 2011
[…]Scevro di particolari decorativismi, il ricetto, si presenta
come un corpo privo di tessuto epiteliale, che mette in mostra con tutta la sua
gravità, una massa muscolare vivida e possente. Le sensazioni relative alle percezioni
visive che evocano i materiali di costruzione impiegati, proprio per quanto riguarda i muri, siamo di
fronte ad un aspetto plurimo, che include plasticità e pittoricità. I muri sono
plastici in virtù della loro irregolarità che scaturisce dal gioco di sporgenze
e rientranze tra i sassi. E’ pittorico per la variazione cromatica dei grigi,
esaltata dall’eventuale alternanza con il rosso dei mattoni in cotto. In
complicità con la luce, nelle varianti stagionali, atmosferiche o del giorno,
il manto che ricopre il ricetto si pone come elemento estremamente variabile.
Ricco di sfumature, esso è dinamico quasi sfiorasse magicamente lo stato
liquido. La componente naturale delle travature in legno interne, delle porte,
e delle balconate, intercede contro la durezza degli incastri pietrosi, per
rendere maggiore dolcezza e calore. […]
FOTO GALLERY
Robin Van Arsdol firma i cataloghi alla mostra "Mare Nero"
Novara Barriera Albertina 2011
Novara Barriera Albertina 2011
presentazione degli scatti di Diana Debord esposti al Circolo XV Aprile - Novara 2013
In compagnia di Nicola De Luca vincitore del 1° premio al "Premio Nazionale d'Arte Città di Novara". Palazzo Motta di Orta, in occasione della mostra dei vicitori - 2013
Omaggio critico all'autore:
"Sapienza tecnica e indagine psicologica sono due elementi fondamentali per Nicola De Luca. Quello che ci cattura è il magnetismo che i soggetti emanano. Le sue donne ci sussurrano qualcosa, anche se sembrano non instaurae con lo spettatore nessun contatto. E' la sensibilità nel trattare le declinazioni dei toni del grigio a rendere verità all'immagine, che tuttavia si astrae da connotazioni materiali".
Lezione del corso di "Storia dell'Arte Contemporena" al Centro Culturale Mir - Novara 2013
Presentazione della mostra "La Bellezza dell'Essere" alla Casa delle Culture del Mondo
Milano 2014
Presentazione della mostra "Sogni a colori. 20 anni di corsi d'arte" alla Galleria Spazio Porpora
Milano 2015