Struttura con elementi mobili, 1954
Omaggio critico presentato in occasione del "Premio alla Carriera" presso l'Arengo del Broletto di Novara, anno 2010
Angelo Bozzola ha aderito nel 1954 al "Movimento Arte Concreta",
definito da Gillo Dorfles come un movimento nuovo basato sull’oggettivazione
delle intuizioni dell’artista, lontano da significati simbolici, che miravano a
cogliere cadenze, ritmi e accordi, che venivano esaltati dalla forma-colore. Per l’artista i numeri e la geometria, espressione dell’ordine universale, si palesano come
entità che realizzano nelle forme la valenza filosofica che da sempre le
accompagna. La sua ricerca estetica volge in una purezza che è tensione verso
un ’idea di arte intesa come fusione tra perfezione e mutamento costante. C’è
in Angelo Bozzola un contrasto estremo tra statico e dinamico, che si dispiega
attraverso la sperimentazione della materia e in soluzioni che concentrano il
suo lavoro in un sistema espressivo totale e autoreferenziale. La sua “monoforma”,
è un contemporaneo simbolo alchemico dell’ ”uovo filosofico”, il perno concettuale
in cui la riflessione dell’artista si traduce nel tentativo di raggiungere l’
”Opus”, cioè il grado superiore di elevazione dell’intelletto. L’astrazione era
per lui una dimensione congeniale dove tracciare percorsi che parlano di
vita, evoluzione e morte, in un ciclo continuo che non conosce arresto.
Qualche anno fa avevo fatto una visita guidata al castello di Galliate e inclusa c'era anche la visita al museo dell' artista.
RispondiEliminaR.T.