Omaggio critico presentato in occasione del "Premio alla Carriera" presso l'Arengo del Broletto di Novara, anno 2009
“L’immaginazione è il mio mondo”, diceva William Blake e lo è
sicuramente anche per Enrico Colombotto Rosso. Per lui il dato sensibile è
trasfigurato, attraverso un segno e una pittura vibranti, in immagini che
traggono ispirazione alla “Teoria del sublime”, preannunciata da Edmund Burke.
Questa teoria prende forma attraverso visioni che accostano la sensazione di
paura alla fascinazione, emanate dalla forza misteriosa che guida la mano
dell’artista. La tela è dunque il luogo dell’immersione e dell’esperienza
psichica del pittore torinese, che riesce a suscitare in chi osserva singolari suggestioni emotive.
Nessun commento:
Posta un commento